Quali sono i farmaci analgesici più appropriati per il mio dolore?

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Come noto, il dolore è il sintomo prevalente, anche se non l’unico, sofferto dai pazienti oncologici1.

Una terapia di successo dipende dall’abilità del medico nello stabilire i problemi maggiormente riscontrati dal paziente, nell’identificare e valutare con attenzione i vari aspetti che compongono la sindrome dolorosa e nel mettere a punto un protocollo terapeutico elastico che risponda all’evoluzione del quadro clinico. In altri termini, la terapia deve essere personalizzata e non standardizzata.

Per questo motivo, in virtù della legge 38/2010, hai diritto ad essere visitato per il tuo dolore ogni qualvolta ne ravvisi la necessità, in tempi ragionevoli.

La terapia analgesica comprende l’uso di farmaci appartenenti a diverse categorie: analgesici non oppioidi, analgesici oppioidi, e analgesici adiuvanti, secondo la scala seguente:

Figura -  Scala Analgesica a tre gradini proposta dalla WHO (1986) Figura - Scala Analgesica a tre gradini proposta dalla WHO (1986)

 

Nonostante la dimostrazione di efficacia della metodologia farmacologica a tre gradini proposta dall’OMS nel 1986, che prevede l’uso sequenziale di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) o analgesici non oppioidi di comune utilizzo, oppiacei deboli ed oppiacei forti, vi è ancora una certa reticenza dei medici ad utilizzarla in maniera appropriata, specialmente per quanto attiene l’uso di oppiacei forti.

I tre gradini della “scala analgesica” riportata nella figura enfatizzano come l’intensità del dolore debba essere il più importante punto di riferimento per la scelta del farmaco (World Health Organization: Cancer Pain Relif monograph. Geneve: WHO, 1986), anche se non l’unico.

Oltre il dolore di base, trattato con farmaci analgesici ad orario fisso (non bisogna aspettare che il dolore arrivi, va prevenuto), deve essere indagata l’esistenza del cosiddetto Breakthrough Cancer Pain o dolore episodico intenso, che consiste in un picco doloroso, di entità severa, di durata non superiore a 40-60 minuti, che può ripetersi fino a 4-6 volte  al giorno, in pazienti già in terapia con un oppiaceo forte per il dolore di base.

Il dolore episodico intenso può essere presente a riposo o in movimento, essere spontaneo o provocato. In tutti i casi, può essere trattato efficacemente o prevenuto (se prevedibile), con oppioidi forti. È fondamentale, al fine di ottenerne la prescrizione dal tuo medico, che gli comunichi la tua sintomatologia mettendo in evidenza le caratteristiche sopra riportate.

L’aspetto farmacologico rientra in una strategia diagnostico-terapeutica molto ampia, che deve tenere conto della complessità del paziente.

Di seguito uno schema che permette di avere un quadro più ampio del problema:

  • Valutazione complessiva del paziente (psicologica, neurologica, fisiologica)
  • Ruolo delle terapie causali (chemioterapia, radioterapia, terapia chirurgica) nel ridurre od aumentare il dolore
  • Scelta dei farmaci analgesici non oppioidi, oppioidi deboli, oppioidi forti, adiuvanti
  • Aspetti pratici della somministrazione dei farmaci analgesici:
    • Via di somministrazione più opportuna (alcuni pazienti hanno difficoltà a deglutire)
    • Scelta della dose (va personalizzata)
    • Prevenzione/Terapia degli effetti collaterali (vanno monitorizzati specialmente all’inizio)
  • Gestione dei pazienti più sensibili agli effetti collaterali degli oppioidi:
    • Riduzione della dose di oppioide attraverso:
      • Appropriata terapia causale (radioterapia, chemioterapia ecc.)
      • Associazione con analgesici non oppioidi
      • Associazione con analgesici adiuvanti specifici
      • Impiego di tecniche cognitive o comportamentali (psicologo)
      • Impiego di presidi ortopedici
    • Cambiamento del farmaco oppioide
  • Interventi invasivi in pazienti in cui si manifestino effetti collaterali inaccettabili da parte del paziente stesso, o in cui si desideri ridurre l’uso dei farmaci per via sistemica anche nella fase iniziale di malattia, o in periodi “ponte”. Si tratta di tecniche di analgesia loco-regionale (oppioidi a livello spinale/peridurale con specifiche pompe infusionali), lesione temporaneo o definitiva di nervi.

Oggi esistono numerosi farmaci e tecniche per trattare il tuo dolore, tali da evitare inutili sofferenze. Un ausilio utile per permettere al tuo medico di aiutarti è quello di scrivere giornalmente su un diario le tue sensazioni, l’entità e le caratteristiche del tuo dolore, gli effetti collaterali, in modo che lui abbia gli strumenti per ottimizzare la terapia.

Glossario

Referenze

  1. World Health Organization. Cancer Pain Relif monograph. Geneve: WHO, 1986 - Ventafridda V.: Comparison of home and hospital care of advanced cancer patients. Tumori 1989; 75: 619-625 - Coyle N.: Character of terminal illness in the advanced cancer patient: pain and other symptoms during last four weeks of life. J Pain Symptom Manage 1990; 5: 83-89