Le leucemie
La leucemia è un tumore delle cellule del sangue1
Le cellule normali che si ritrovano nel sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) prendono origine da cellule immature - dette anche cellule staminali o blasti - che si trovano nel midollo osseo, cioè in quella parte di tessuto spugnoso contenuto all'interno delle ossa. 1
Nelle persone affette da leucemia vi è una proliferazione incontrollata di queste cellule, che interferisce con la crescita e lo sviluppo delle normali cellule del sangue. 1
E’ un tumore relativamente raro 1
In Italia vengono diagnosticati circa 15 nuovi casi ogni 100.000 persone all'anno (16,9 casi ogni 100.000 uomini e 12,8 ogni 100.000 donne) che si traducono in un numero stimato di 4.700 nuovi casi ogni anno tra gli uomini e poco meno di 3.400 tra le donne. 1
Le leucemie vengono comunemente distinte in acute e croniche, sulla base della velocità di progressione della malattia. 2
Un'altra importante distinzione riguarda le cellule da cui prende origine il tumore. Se la malattia prende origine dalle cellule linfoidi del midollo osseo (dalle quali si sviluppano i globuli bianchi chiamati linfociti) si parla di leucemia linfoide, se invece la cellula di partenza è di tipo mieloide (dalla quale si sviluppano globuli rossi, piastrine e globuli bianchi diversi dai linfociti) si parla di leucemia mieloide. 3
Pertanto avremo quattro tipi più comuni di leucemia:
- Leucemia Mieloide Acuta (LMA)
- Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA)
- Leucemia Mieloide Cronica (LMC)
- Leucemia Linfocitica Cronica (LLC) 1,4
I sintomi della Leucemia possono essere assenti o molto lievi (soprattutto nelle forme croniche in fase iniziale) oppure esprimersi con febbre, sudorazioni notturne, stanchezza e affaticamento, mal di testa, dolori ossei e articolari, perdita di peso, suscettibilità alle infezioni, facilità al sanguinamento oppure ingrossamento della milza e dei linfonodi, che sono espressione dell’alterata funzionalità delle cellule del sangue. 5
Comunque, tutti questi sintomi, non sono sicuri segni di leucemia perché sono comuni a molte altre malattie 5; occorre quindi rivolgersi al medico per approfondirne la natura.1
La diagnosi si pone attraverso la visita medica nella quale si verificherà se vi è un ingrossamento dei linfonodi, del fegato oppure della milza, e per scoprire eventuali sintomi sospetti come, per esempio, emorragie frequenti. 1
Gli esami del sangue, e in particolare l'emocromo, e gli indicatori del funzionamento di reni e fegato danno informazioni molto utili: nella leucemia infatti il numero di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine è alterato rispetto ai valori standard. Con il sangue del prelievo si effettua anche uno "striscio" che consente di osservare le cellule del sangue al microscopio. Questo semplice esame è molto utile per la diagnosi dal momento che spesso le cellule tumorali hanno un aspetto diverso dalle loro controparti normali. 1
Per completare la diagnosi possono essere necessarie un aspirato midollare e una biopsia ossea. 6
Tali esami consistono in un piccolo prelievo di midollo osseo che sarà successivamente analizzato al microscopio e permetterà di valutare la presenza di cellule leucemiche in questa sede. 6
Inoltre verranno eseguiti esami di approfondimento per valutare alterazioni dei cromosomi (cariotipo) e la tipizzazione per valutare l’espressione sulla parte esterna della cellula malata di eventuali marcatori utili alla diagnosi ma anche alla terapia. 6
La cura e la probabilità di successo nelle varie forme di Leucemia è strettamente legato al tipo di Leucemia e a caratteristiche peculiari della malattia (alterazioni genetiche, mutazioni nel DNA delle cellule malate), ma anche alle caratteristiche di chi la sviluppa (età, condizioni generali di salute, pregresse malattie). 7
Sono presenti linee guida di trattamento per le differenti forme di Leucemia a cura delle principali organizzazioni scientifiche Nazionali e Internazionali (GIMEMA, ESMO, NCCN) e la ricerca è costantemente in movimento per trovare schemi più efficaci e meno tossici.
Glossario