Il congresso San Antonio

Il congresso San Antonio immagine

Il congresso San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS) si è tenuto dal 6 al 10 dicembre 2016 a San Antonio, in Texas.

Questo congresso, iniziato nel 1977, è uno dei più importanti al mondo per quanto riguarda la neoplasia mammaria. Ogni anno si ritrovano in Texas circa 7000 persone di 90 Paesi, tra chirurghi, radiologi, oncologi, patologi, fisiatri, biologi, farmacologi, e altri specialisti che si occupano della diagnosi e della cura del tumore mammario.

Quest'anno, buona parte del convegno è stata occupata dalla ricerca preclinica, cioè dalla presentazione di studi effettuati in laboratorio su cellule di tumore mammario o su animali, volti a individuare i meccanismi biomolecolari che portano alla trasformazione di una cellula normale in cellula tumorale e successivamente le danno la capacità di moltiplicarsi e di dare metastasi. Potrebbe sembrare che questi studi non abbiano un impatto immediato sulla vita del paziente, ma sono importantissimi per scoprire quali sono le basi per la formazione di un tumore e quindi individuare meglio quelli che sono gli eventuali obiettivi da colpire per evitare che esso si sviluppi. Questo momento del congresso è stato importante soprattutto per i biologi o per coloro che studiano lo sviluppo iniziale dei farmaci.

Sul fronte clinico ci sono state alcune novità interessanti sulla terapia ormonale: sono stati presentati degli studi relativi all’efficacia di questa terapia nel tempo in pazienti che sono state operate per un tumore al seno e che la eseguono per prevenzione. In particolare, questi studi potrebbero portare a definire meglio la durata di questo tipo di trattamento.

Nell'ambito del convegno, durante sessioni in cui si è fatto un inquadramento generale dei vari tipi di tumore mammario, si è parlato anche delle importanti novità nel tumore mammario metastatico (che esprime il recettore per gli estrogeni e per il progesterone), in particolare dell'arrivo in clinica degli inibitori delle cicline, una categoria di farmaci che agisce sul ciclo cellulare, potenziando l'effetto della terapia ormonale e ottenendo, di conseguenza, un controllo di malattia per un periodo più prolungato nel tempo.

Sono stati interessanti anche i nuovi dati presentati sul trattamento del tumore mammario Her2 positivo. In particolare, è stato evidenziato il vantaggio di associare all’immunoterapia (trattamento standard di questa condizione) l’ormonoterapia.

Infine, è stata proposta un’ulteriore sotto-classificazione per i tumori tripli negativi, che rappresentano il 15% circa di tutti i tumori al seno e che sono ad oggi la sfida maggiore dal punto di vista della cura. Ciò apre spazi per comprendere sempre meglio questa malattia e di sviluppare, in ultima analisi, adeguate strategie terapeutiche.

Glossario